Vaccino anti- covid

Il covid è un virus selettivo, seleziona cioè le persone a cui fare veramente male , ma poiché nella stragrande maggioranza dei casi si comporta in maniera meno crudele, molta gente non crede nelle sue capacità mortali . Del resto non mi sento nemmeno di condannare nessuno . Ognuno ha un’ idea delle cose a seconda della propria esperienza personale o più prossima . Nessuno crede a pieno nel sentito dire, nel raccontato . Solo il vissuto insegna . Anch’ io sul covid avevo le mie riserve e su tutto , essendo una persona molto ansiosa, non avevo posto per preoccuparmi anche di questo . Nelle mie priorità ci sono sempre stati i tumori , seguiti a ruota da altre patologie , da imprevisti etc. Il covid lo avevo messo da parte , non mi ci volevo dedicare , non mi volevo far spaventare . Non conoscevo nessuno morto di covid e chi si era ammalato se l’era cavata con una famosa ‘ influenza’ , con qualche sintomo in più o diverso . Poi un giorno , inaspettatamente è venuto a bussare alla mia porta . Non mi feci prendere dal panico . Ero controllata , seguita e prendevo farmaci a go go: da protocollo . Però di giorno in giorno peggioravo e la saturazione scendeva , motivo per cui mi vennero a prendere ‘ i marziani ‘ per portarmi via. Ricordo ancora il terrore negli occhi dei miei figli . Essendo genitore divorziato e molto presente, immaginate cosa abbiano provato e cosa abbia pensato io. Non c ‘ era verso che la febbre passasse e poi ho iniziato ad avere la sempre nominata ‘ fame d’ aria ‘ . Non potevo nemmeno andare in bagno che faticavo e respiravo ansimando , fin quando mi misero i tubicini nel naso ( a me è andata pure bene ) per poter respirare , un’ azione scontata che con il
Covid non lo è più . Si ha come la sensazione di morire soffocati . Brutto, molto brutto. Raccontai già che vidi morire la mia vicina di letto. Fino a quando non ebbi compreso la gravità della sua situazione chiamavo sempre il personale medico . Una volta capito che il respiro affannoso non c ‘ era più e l’ ossigeno andava a vuoto non ebbi il coraggio di nulla . Non volevo accettare la morte .Passavo le giornate nel letto d’ ospedale sperando di non peggiorare . Si perché con il covid è così . Si peggiora giorno dopo giorno. Una volta superato il tutto mi è stata data una speranza , non di non ammalarmi , ma di non contrarre la polmonite interstiziale bilaterale , causa di tutto il male , e io mi ci sono aggrappata . Si chiama vaccino anti covid e al netto di tutte le riserve e del terrore che ogni essere umano possa provare nel somministrasi le dosi , è l ‘ unica cosa che si possa fare per scongiurare il peggio. Un tentativo ? Può darsi , ma l’ unica strada che possa condurre alla speranza . Non lo penso solo io , ma tutte le persone del mondo che hanno abbracciato questa chance , non senza paura . L’ hanno abbracciata perché un tentativo si cerca sempre nella vita , oppure ci si sobbarca del rischio e si vive sapendo che se non si è fatto abbastanza per salvarsi, dipende solo da noi stessi . Io credo però che la vita ponga ognuno di noi dinanzi al suo destino . Io voglio andarmene dicendo : ho fatto di tutto per evitare, ce l ‘ ho messa tutta, poi sarà quel che sarà . Non credo più nelle cospirazioni, non credo più nei controlli di massa , credo in quello che ho toccato con mano. Ho sempre rispettato il pensiero altro . Comprendo che sulla propria salute nessuno voglia imposizioni e controlli . Dico solo a tutte le persone che rifiutano di proteggersi che , se e quando dovessero stare male , dovrebbero avere la coerenza e la coscienza di non occupare un posto in ospedale , perché è pieno di malati in cerca di aiuto , di gente che si affida alla sanità perché ne ha fiducia e perché vuole tentare di salvarsi . Date quanto meno a tutti loro la priorità di curarsi , perché hanno creduto nella scienza .

Luciana Gesualdo