Il frutto della concordia

Di: Luciana Gesualdo

Tutti hanno più o meno commentato la pubblicità della Esselunga, esprimendo i loro punti di vista. Vorrei farlo anch’ io , in quanto ha toccato anche la mia emotività , in senso del tutto positivo. Quando c’ è tanto da parlare rispetto a qualsivoglia argomento significa che ha suscitato interesse e nel caso di specie , essendo una pubblicità ha vinto, perché ha raggiunto il suo scopo, e’ rimasta impressa, nel bene e nel male. Ne ho apprezzata la tenerezza e non solo perché la protagonista è una bambina , ma sono i messaggi sottesi e la modalità di renderli espliciti a fare la differenza. ‘Non c è una spesa che non sia importante ‘: questo il messaggio ultimo che viene supportato da una storia nata di fatto per ricalcare la valenza di un gesto spontaneo, di un gesto innocente, di un gesto pulito , di un gesto autonomo , che parte dal cuore e in quanto tale non ha necessità di costi esosi o di merce di chissà che livello. Il frutto della discordia , come la mela nel libro della genesi, diventa il frutto dell’ unione, del tenere insieme, del riappacificare. Da madre separata con figli al seguito capisco perfettamente che tutti i bambini che vivono divorzi vorrebbero una famiglia unita e felice, come quella che la bambina osserva in macchina e guarda con nostalgia : un padre, una madre e un bimbo in monopattino. Questa condizione di vita piacerebbe a tutti, anche agli adulti separati se ci fossero state le condizioni sentimentali e tutto quello che sottintende la parola famiglia . Trovo molto dolce il gesto della bambina nei riguardi del papà , un gesto che invita a non portare odio, rancore, perché tutto sommato, al netto del rifiuto, al netto del fatto che la vita sia andata come non si sperava, un figlio cerca rapporti civili di collaborazione, cerca cioè che quelli che sono demandati ad essere i suoi capi saldi , i suoi punti di riferimento facciano squadra , si rispettino , perché sono genitori e poi esseri umani con relazioni da adulti che riguardano unicamente loro. Le cose però hanno necessariamente bisogno di reciprocità, altrimenti non funzionano . Con questa pubblicità, con il papà che conferma di aver capito il desiderio sotteso della figlia, rassicurandola con l’ intenzione di ringraziare la mamma, si invia un forte messaggio : come la spesa, ogni parola e ogni gesto sono importanti. I bambini questo lo sanno molto bene . Gli adulti no, o almeno non tutti.